GIULIANOVA (TE) – La Piccola Opera Charitas di Giulianova ospita la realtà di San Giovanni di Dio (fatebenefratelli) con Fra Marco Fabello, presidente dell’ IRCCS, istituto di ricerca, di Brescia e Michela Facchinetti, referente della Pastorale dell’Istituto. Entrambe le strutture nascono per rispondere a delle esigenze territoriali: 500 anni fa San Giovanni di Dio accolse per la prima volta i bisognosi; 50 anni fa Padre Serafino Colangeli si attivò in aiuto all’infanzia disagiata e abbandonata. Da queste due esperienze nascono due grandi realtà, l’una presente in tutto il mondo che è Fatebenefratelli, l’altra attiva a Giulianova è la piccola Opera Charitas. Il seminario “Essere testimoni di umanizzazione, attenzione per la persona nella sua globalità. Il carisma dell’ospitalità, vocazione dell’operatore sanitario” è stato voluto dalla POC per comparare le due esperienze di aiuto a coloro che non hanno mezzi adeguati per far fronte alle loro difficoltà. All’interno dell’ordine Fatebenefratelli opera la Pastorale, che riabilita ed accompagna gli ospiti della struttura insieme ai loro familiari e ai collaboratori sanitari.
Le due strutture hanno come obiettivo comune quello di mostrare la loro attenzione alle persone attraverso la cura dei malati, prestando anche aiuto alle famiglie che spesso non sanno come agire di fronte a una situazione di grave salute. Per questo, sugli operatori sanitari incombe un compito importante: abbattere la barriera della professionalità andando incontro ai pazienti come fossero loro fratelli, amandoli. Umanizzazione intesa come l’evangelizzazione del valore della vita, dove al centro di tutto c’è la persona.
Servizio di Ilaria Muccetti (da Teramoweb)