1 gennaio 2023
Tanti i fedeli accorsi nel Duomo di Teramo per la Celebrazione Eucaristica che si è tenuta in occasione della 56a Giornata Mondiale della Pace, evento mondiale che dal 1968, per volere di Paolo VI, si celebra ogni prima giornata dell’anno. Il tema scelto dal Santo Padre per il 2023 è stato: “Nessuno può salvarsi da solo. Ripartire dal Covid-19 per tracciare insieme sentieri di pace”. Al termine della Messa una copia del messaggio integrale del Pontefice è stata distribuita ai presenti dal nostro Vescovo Lorenzo Leuzzi che ha presieduto la funzione.
La Messa odierna è stata anche la prima occasione per la comunità diocesana per riunirsi in preghiera e in suffragio del Papa emerito Benedetto XVI.
L’iniziativa è stata particolarmente sentita e promossa dall“Ufficio per i Problemi Sociali e il Lavoro, Giustizia e Pace, Custodia del Creato” della Diocesi di Teramo-Atri, che con il suo direttore don Paolo Daniele Di Mattia ha commentato così la tematica scelta da Papa Francesco: «La pandemia, una crisi mondiale senza precedenti, ha rivelato più chiaramente diseguaglianze e fragilità sociali e ha minato la pace in tanti luoghi del mondo. Sono emersi il virus della disuguaglianza e il problema dell’isolamento come l’altra faccia della Pandemia con tutte le limitazioni della libertà che si sono avute. Tuttavia c’è ancora una grande opportunità di conversione e ci sono la speranza e la possibilità di costruire la Pace e la Giustizia in questo nostro mondo ed in questo Cambiamento d’Epoca, grazie alla stessa fraternità e solidarietà vissute durante la pandemia stessa, con la grande rinnovata lezione che “Nessuno può salvarsi da solo”! Non possiamo più pensare solo al nostro “io”, ma dobbiamo pensarci come un “noi” aperto alla fraternità universale. Le grandi sfide che ci interpellano e su cui dobbiamo spenderci sono: la guerra (il cui “virus” è molto peggio di quello della pandemia, perché viene “dal di dentro dell’uomo”); il cambiamento climatico; la fame; le disuguaglianze; le migrazioni forzate; l’urgenza di un lavoro dignitoso per tutti».
E proprio l’urgenza di interpretare diversamente la nostra realtà, e di agire coraggiosamente in questo difficile quadro internazionale per aprire nuove vie alla pace e alla speranza, è al centro della lettera del Vescovo Lorenzo ai giovani per il primo mese dell’Anno Berardiano 2023.
Lettera del vescovo ai giovani della diocesi per il mese di gennaio 2023
𝐶𝑎𝑟𝑖 𝑔𝑖𝑜𝑣𝑎𝑛𝑖,
𝑎𝑣𝑟𝑒𝑖 𝑝𝑟𝑒𝑓𝑒𝑟𝑖𝑡𝑜 𝑠𝑐𝑟𝑖𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑙𝑒𝑡𝑡𝑒𝑟𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑣𝑜𝑖 𝑑𝑜𝑝𝑜 𝑙𝑒 𝑓𝑒𝑠𝑡𝑒 𝑛𝑎𝑡𝑎𝑙𝑖𝑧𝑖𝑒, 𝑐𝑜𝑛 𝑙𝑎 𝑟𝑖𝑝𝑟𝑒𝑠𝑎, 𝑝𝑒𝑟 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝑣𝑜𝑖, 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑖𝑚𝑝𝑒𝑔𝑛𝑖 𝑑𝑖 𝑠𝑡𝑢𝑑𝑖𝑜.
𝐿𝑎 𝑠𝑖𝑡𝑢𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑛𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑒 𝑠𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑖𝑚𝑚𝑒𝑟𝑠𝑖 𝑚𝑖 ℎ𝑎 𝑠𝑜𝑙𝑙𝑒𝑐𝑖𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑣𝑜𝑖 𝑙’𝑒𝑝𝑖𝑠𝑜𝑑𝑖𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑖𝑠𝑐𝑟𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑛𝑜𝑚𝑒 𝑑𝑖 𝐺𝑒𝑠𝑢̀ 𝑛𝑒𝑙 𝑇𝑒𝑚𝑝𝑖𝑜, 𝑜𝑡𝑡𝑜 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑖 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑢𝑎 𝑛𝑎𝑠𝑐𝑖𝑡𝑎, 𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑛𝑜𝑖 𝑒̀ 𝑙’𝑖𝑛𝑖𝑧𝑖𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑜 𝑎𝑛𝑛𝑜.
𝑅𝑖𝑓𝑙𝑒𝑡𝑡𝑒𝑟𝑒 𝑠𝑢𝑙 𝑑𝑜𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑛𝑜𝑚𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑐𝑖 𝑒̀ 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑒𝑔𝑛𝑎𝑡𝑜 𝑛𝑒𝑙 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝐵𝑎𝑡𝑡𝑒𝑠𝑖𝑚𝑜 𝑒̀ 𝑢𝑛𝑎 𝑣𝑖𝑎 𝑖𝑚𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑎𝑐𝑐𝑜𝑔𝑙𝑖𝑒𝑟𝑒 𝑙𝑒 𝑠𝑓𝑖𝑑𝑒 𝑒 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑟𝑢𝑖𝑟𝑒 𝑢𝑛 𝑓𝑢𝑡𝑢𝑟𝑜 𝑑𝑖 𝑝𝑎𝑐𝑒.
𝐸̀ 𝑠𝑜𝑟𝑝𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑙 𝐵𝑎𝑚𝑏𝑖𝑛𝑜, 𝑛𝑎𝑡𝑜 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑔𝑟𝑜𝑡𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝐵𝑒𝑡𝑙𝑒𝑚𝑚𝑒, 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎 𝑎𝑣𝑢𝑡𝑜 𝑏𝑖𝑠𝑜𝑔𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑟𝑖𝑐𝑒𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑢𝑛 𝑛𝑜𝑚𝑒: 𝑒𝑟𝑎 𝑖𝑙 𝐹𝑖𝑔𝑙𝑖𝑜 𝑑𝑖 𝐷𝑖𝑜.
𝐼𝑛𝑖𝑧𝑖𝑎𝑟𝑒 𝑢𝑛 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑜 𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑟𝑖𝑠𝑐𝑜𝑝𝑟𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑖𝑙 𝑣𝑒𝑟𝑜 𝑠𝑖𝑔𝑛𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑎𝑣𝑒𝑟 𝑟𝑖𝑐𝑒𝑣𝑢𝑡𝑜 𝑢𝑛 𝑛𝑜𝑚𝑒 𝑒 𝑑𝑖 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑖𝑢𝑡𝑜 𝑑𝑎 𝐷𝑖𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑛𝑜𝑚𝑒 𝑒̀ 𝑖𝑙 𝑣𝑒𝑟𝑜 𝑎𝑢𝑔𝑢𝑟𝑖𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑑𝑒𝑠𝑖𝑑𝑒𝑟𝑜 𝑟𝑖𝑣𝑜𝑙𝑔𝑒𝑟𝑒 𝑎 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖 𝑣𝑜𝑖.
𝑀𝑖 ℎ𝑎 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑖𝑚𝑝𝑟𝑒𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑎𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑟𝑎𝑐𝑐𝑜𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑢𝑛 𝑑𝑜𝑐𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑟𝑖𝑓𝑒𝑟𝑖𝑣𝑎 𝑙𝑎 𝑐𝑟𝑖𝑠𝑖 𝑑𝑖 𝑢𝑛 𝑔𝑖𝑜𝑣𝑎𝑛𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑎𝑣𝑒𝑣𝑎 𝑟𝑖𝑐𝑒𝑣𝑢𝑡𝑜 𝑚𝑒𝑛𝑜 𝑙𝑖𝑘𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑎𝑚𝑖𝑐𝑜 𝑑𝑖 𝑠𝑐𝑢𝑜𝑙𝑎.
𝐼𝑙 𝑏𝑖𝑠𝑜𝑔𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑖𝑢𝑡𝑖!
𝐿𝑎 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑒𝑡𝑎̀ 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜𝑟𝑎𝑛𝑒𝑎 𝑐𝑟𝑒𝑎 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑒 𝑎𝑡𝑡𝑒𝑠𝑒 𝑑𝑖 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜, 𝑓𝑖𝑛𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑟𝑖𝑠𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎 𝑒𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒𝑛𝑧𝑎, 𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑖 ℎ𝑎 𝑖𝑙 𝑛𝑜𝑚𝑒 𝑑𝑖 𝑑𝑒𝑝𝑟𝑒𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒.
𝐸𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑑𝑒𝑝𝑟𝑒𝑠𝑠𝑖 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑖𝑢𝑡𝑖!
𝑆𝑐𝑜𝑝𝑟𝑖 𝑖𝑛𝑣𝑒𝑐𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑡𝑢 ℎ𝑎𝑖 𝑟𝑖𝑐𝑒𝑣𝑢𝑡𝑜 𝑢𝑛 𝑛𝑜𝑚𝑒: 𝑠𝑒𝑖 𝑔𝑖𝑎̀ 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑖𝑢𝑡𝑜.
𝑃𝑒𝑛𝑠𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑔𝑢𝑒𝑟𝑟𝑎: 𝑒̀ 𝑢𝑛𝑎 𝑣𝑖𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑖𝑢𝑡𝑖!
𝑃𝑒𝑟 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑣𝑖𝑐𝑖𝑛𝑖 𝑎 𝑛𝑜𝑖 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑖: 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑙𝑖𝑡𝑖𝑔𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑖𝑢𝑡𝑖.
𝑃𝑎𝑝𝑎 𝐹𝑟𝑎𝑛𝑐𝑒𝑠𝑐𝑜 ℎ𝑎 𝑑𝑒𝑓𝑖𝑛𝑖𝑡𝑜 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑒𝑠𝑝𝑒𝑟𝑖𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑐𝑜𝑙 𝑛𝑜𝑚𝑒: “𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖-𝑛𝑜𝑖”!
𝑁𝑒𝑙 “𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖-𝑛𝑜𝑖” 𝑜𝑔𝑛𝑢𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑛𝑜𝑖 𝑒̀ 𝑢𝑛 𝑜𝑔𝑔𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑎𝑛𝑜𝑛𝑖𝑚𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑜 𝑝𝑜𝑖 𝑎𝑛𝑑𝑟𝑎̀ 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑟𝑖𝑐𝑒𝑟𝑐𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜, 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑢𝑛𝑞𝑢𝑒 𝑠𝑖𝑎 𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑎, 𝑝𝑢𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑠𝑖𝑎 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑖𝑢𝑡𝑜.
𝐼𝑛𝑖𝑧𝑖𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑖𝑙 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑜 𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑡𝑜𝑟𝑛𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑔𝑟𝑜𝑡𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝐵𝑒𝑡𝑙𝑒𝑚𝑚𝑒: 𝑞𝑢𝑒𝑙 𝐵𝑎𝑚𝑏𝑖𝑛𝑜 𝑒̀ 𝑙𝑎 𝑐𝑒𝑟𝑡𝑒𝑧𝑧𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑡𝑢 𝑠𝑒𝑖 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐𝑢𝑛𝑜!
𝐿𝑢𝑖 𝑒̀ 𝑣𝑒𝑛𝑢𝑡𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑝𝑟𝑜𝑚𝑢𝑜𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑖𝑙 “𝑛𝑜𝑖-𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖” 𝑒 𝑠𝑢𝑝𝑒𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑙’𝑖𝑙𝑙𝑢𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙 “𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖-𝑛𝑜𝑖”.
𝑆𝑖 𝑎𝑝𝑟𝑒 𝑑𝑎𝑣𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑎 𝑛𝑜𝑖 𝑢𝑛𝑜 𝑠𝑐𝑒𝑛𝑎𝑟𝑖𝑜 𝑑𝑎𝑣𝑣𝑒𝑟𝑜 𝑠𝑜𝑟𝑝𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑛𝑡𝑒: 𝑒̀ 𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒𝑐𝑖𝑝𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑑𝑒𝑠𝑖𝑑𝑒𝑟𝑖𝑜 𝑑𝑖 𝑓𝑎𝑟 𝑐𝑟𝑒𝑠𝑐𝑒𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑖𝑡𝑎̀ 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑒 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑖𝑛𝑠𝑒𝑟𝑖𝑡𝑜.
𝐶𝑖𝑜̀ 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑜𝑟𝑡𝑒𝑟𝑎̀ 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐ℎ𝑒 𝑟𝑖𝑛𝑢𝑛𝑐𝑖𝑎, 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐ℎ𝑒 𝑣𝑒𝑟𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑡𝑢𝑒 𝑠𝑐𝑒𝑙𝑡𝑒: 𝑠𝑖𝑖 𝑐𝑜𝑟𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜𝑠𝑜!
𝐸̀ 𝑖𝑙 𝑐𝑜𝑟𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜 𝑑𝑖 𝑐ℎ𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑣𝑢𝑜𝑙𝑒 𝑙𝑎𝑠𝑐𝑖𝑎𝑟𝑠𝑖 𝑣𝑖𝑣𝑒𝑟𝑒, 𝑚𝑎 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑡𝑎𝑔𝑜𝑛𝑖𝑠𝑡𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎.
𝐶𝑜𝑛𝑠𝑒𝑔𝑛𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑖𝑙 𝑚𝑒𝑠𝑠𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜 𝑑𝑖 𝑝𝑎𝑝𝑎 𝐹𝑟𝑎𝑛𝑐𝑒𝑠𝑐𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑎 𝐺𝑖𝑜𝑟𝑛𝑎𝑡𝑎 𝑀𝑜𝑛𝑑𝑖𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑃𝑎𝑐𝑒 ℎ𝑜 𝑑𝑒𝑠𝑖𝑑𝑒𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑛𝑑𝑖𝑣𝑖𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑢𝑛 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑑𝑒𝑠𝑖𝑑𝑒𝑟𝑜 𝑎𝑓𝑓𝑖𝑑𝑎𝑟𝑒 𝑎 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖 𝑣𝑜𝑖: “𝐷𝑖𝑜 𝑡𝑟𝑎𝑠𝑓𝑜𝑟𝑚𝑖 𝑖 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑖 𝑐𝑟𝑖𝑡𝑒𝑟𝑖 𝑎𝑏𝑖𝑡𝑢𝑎𝑙𝑖 𝑑𝑖 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑝𝑟𝑒𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑚𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑡𝑎̀”.
𝐶𝑜𝑛𝑓𝑖𝑑𝑜 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑠𝑢𝑙 𝑣𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑒𝑛𝑡𝑢𝑠𝑖𝑎𝑠𝑚𝑜 𝑔𝑖𝑜𝑣𝑎𝑛𝑖𝑙𝑒 𝑖𝑛 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝐴𝑛𝑛𝑜 𝑏𝑒𝑟𝑎𝑟𝑑𝑖𝑎𝑛𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑟𝑢𝑖𝑟𝑒 𝑖𝑛𝑠𝑖𝑒𝑚𝑒 𝑢𝑛 𝑓𝑢𝑡𝑢𝑟𝑜 𝑑𝑖 𝑔𝑖𝑜𝑖𝑎 𝑒 𝑑𝑖 𝑠𝑝𝑒𝑟𝑎𝑛𝑧𝑎.
𝐴𝑢𝑔𝑢𝑟𝑖 𝑑𝑖 𝑐𝑢𝑜𝑟𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑢𝑛 𝑎𝑛𝑛𝑜 2023 𝑝𝑖𝑒𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑡𝑎𝑛𝑡𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑜𝑙𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑖𝑙 𝑏𝑒𝑛𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑎𝑟𝑒𝑚𝑜 𝑐𝑎𝑝𝑎𝑐𝑖 𝑑𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑚𝑢𝑜𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑒 𝑠𝑣𝑖𝑙𝑢𝑝𝑝𝑎𝑟𝑒.
𝐶𝑜𝑛 𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑏𝑒𝑛𝑒𝑑𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒.
𝑉𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜,
+ 𝐿𝑜𝑟𝑒𝑛𝑧𝑜, 𝑣𝑒𝑠𝑐𝑜𝑣𝑜
Scarica la lettera del vescovo Lorenzo ai giovani – gennaio 2023 (pdf)