Teramo La diocesi di Teramo-Atri ha un nuovo Centro per la teologia intitolato a san Paolo VI. Una iniziativa, quella voluta da vescovo Lorenzo Leuzzi che ha ricevuto il «compiacimento» e l’«incoraggiamento » di papa Francesco. L’ inaugurazione si è svolta in forma solenne nella splendida cornice della Cattedrale aprutina intitolata all’ Assunta, e ha visto come “ospite d’ onore” il segretario della Congregazione
per la dottrina della fede, l’ arcivescovo Giacomo Morandi. Il nuovo Centro promuove un «Corso base di Teologia », diretto da don Giovanni Giorgio, che vuole essere un percorso di studio aperto a tutti, e volutamente scollegato da ogni attività scolastica o accademica. Una «opportunità», insomma, come ha spiegato lo stesso Leuzzi, «per tutti coloro che desiderano approfondire i contenuti della fede e promuovere un fecondo dialogo con la cultura del nostro tempo». L’ inaugurazione – martedì sera – si è aperta con la lettura del telegramma inviato dal cardinale segretario di Stato Pietro Parolin a nome di papa Francesco. In esso il Pontefice manifesta il suo «compiacimento », auspicando che «il significativo evento costituisca una rinnovata opportunità per una conoscenza sempre più approfondita del mistero di Dio e del suo disegno di salvezza per tutta l’ umanità ». Papa
Francesco poi «incoraggia questa nuova realtà» nata a Teramo «affinché possa rappresentare un importante strumento culturale e pastorale, capace di valorizzare ricchezze antiche e sempre nuove presenti nel contesto del territorio della città e della diocesi». Momento forte della serata è stata la relazione di Morandi. Per lui, già vicario generale di Modena, è stato un ritorno a Teramo, dove aveva
nel 2012 aveva partecipato ad un evento per il centenario della nascita di un suo illustre condiocesano, il compianto padre conciliare Abele Conigli, vescovo aprutino dal 1967 al 1988. Il presule emiliano ha tenuto una relazione su «Una teologia per la vita» che ha preso spunto da un celebre versetto della prima Lettera di Pietro: «Sempre pronti a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi». Citando papa Francesco – ma anche Joseph Ratzinger, san Giovanni Paolo II e san Paolo VI, insieme a de Lubac, Heidegger, Kierkegaard e Peguy – Morandi ha voluto «mostrare come la teologia non sia un discorso accademico, ma intercettando i grandi temi dell’ esistenza, non solo umana, propone risposte che nella storia sono diventate bellezza». Una bellezza, ha spiegato, che «risplende nelle opere d’ arte in cui la fede si è espressa – come questo magnifico Duomo -, e ancor di più risplende nelle vite dei santi». La serata, allietata da intermezzi musicali curati dall’ associazione corale “Santa Cecilia”, dagli allievi del liceo “Melchiorre Delfico” e dell’ istituto “Gaetano Braga”, ha visto una grande partecipazione di pubblico. Tanto che in molti hanno dovuto seguire l’ evento in piedi. L’ assessore Antonio Filipponi ha portato il saluto del sindaco Gianguido D’ Alberto. Mentre il rettore dell’ Università di Teramo Dino Mastrocola ha introdotto i lavori riportando l’ origine della parola teologia a Platone e come proprio un discorso intorno a Dio, svolto secondo una disciplina di ricerca che sia scientifica possa consentire di uscire da logiche economicistiche, calcolanti e strategiche che caratterizzano diffusamente la nostra mentalità. Il vescovo Leuzzi ha chiuso la serata recitando la bella preghiera mariana contenuta nell’ esortazione apostolica Evangelii gaudium di papa Francesco.
Gianni Cardinale RIPRODUZIONE RISERVATA
Articolo Avvenire “Inaugurato un nuovo centro per la teologia” del 18-01-2019
Il video dell’inaugurazione: