Mons. Leuzzi: “Prevenzione significa progettare il futuro”
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: “Qui al Forum si respira una bellissima atmosfera. Si realizza un fecondo dialogo tra mondi che intercettano traiettorie culturali affini”
«Il tema della prevenzione, che poteva apparire un po’ scontato e obsoleto, si è rivelato un tema importante per rimotivare le tante potenzialità che abbiamo a Teramo e in tutto il nostro Paese. Prevenire significa progettare il nostro futuro». Queste le parole con cui il Vescovo di Teramo-Atri, Monsignor Lorenzo Leuzzi,ha chiuso questa mattina, nell’Aula Magna dell’Università di Teramo, i lavori del 2° Forum Internazionale del Gran Sasso intitolato “La prevenzione, via per un nuovo sviluppo”, organizzato dalla Diocesi di Teramo Atri insieme alle Università e ai Centri di ricerca dell’Abruzzo: «tre giorni di comunione, condivisione, amicizia e desiderio d’impegno per il futuro» ha dichiarato visibilmente soddisfatto ed emozionato il Vescovo.
Dalle quattordici sessioni di lavoro parallele interdisciplinari, arricchite dalla Conferenza dei Rettori delle Università Africane, sono emersi alcuni punti chiave, secondo Mons. Leuzzi. Innanzitutto la questione antropologica: bisogna passare dal consumare al progettare. È emersa poi una questione culturale: dall’informazione alla conoscenza. C’è poi una questione sociale: dalla crescita allo sviluppo, perché la crescita non è necessariamente sinonimo di sviluppo. E poi la questione internazionale: la prevenzione per una nuova cooperazione».
Spunti di riflessione immediatamente raccolti dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, intervenuto alla cerimonia conclusiva. Il Premier ha ricordato come «prevenire significa non inseguire solo il bisogno del momento, ma anche progettare e avere una visione strategica. La politica ha bisogno di questo». Esprimendo sentito ringraziamento per la possibilità di trovarsi, per la prima volta, di fronte a un consesso di ventinove Rettori africani, il Primo Ministro ha ribadito l’attenzione dell’Italia verso il Mediterraneo e verso l’intero continente africano. «Vogliamo un partenariato tra pari. Tra uguali. Vogliamo superare i vecchi modelli di cooperazione con l’Africa con nuovi modelli in cui ci siano reciproche opportunità. Non solo per noi ma anche per i Paesi africani, nel pieno rispetto delle reciproche identità culturali. L’Italia, con la sua posizione geograficamente splendida, ha tutte le carte in regola per favorire l’incontro tra culture. E ricordiamoci sempre – ha sottolineato il Primo Ministro – che gli scambi culturali sono la migliore premessa per intensificare anche le relazioni economiche e sociali».
E un importante passo in questa direzione è stato compiuto proprio in questo 2° Forum del Gran Sasso, con la sottoscrizione della Carta di Teramo da parte del Coordinatore della Commissione per la Internazionalizzazione della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, il Rettore Fabio Rugge, del Rettore dell’Università di Teramo, Dino Mastrocola, e di tutti i Rettori africani convenuti. Si tratta di un protocollo che getta le basi per una nuova collaborazione tra le Università e tra i territori. «Non solo l’Africa ha bisogno dell’Europa, ma anche l’Europa e l’Italia hanno bisogno dell’Africa» ha dichiarato proprio il Rettore Dino Mastrocola. «Da oggi partirà un percorso che si articolerà in bilaterale agreement e accordi più ampi che porteranno a una collaborazione più stretta a livello didattico. Penso in particolare allo strumento del doppio titolo e al coinvolgimento dei dottorati di ricerca. Sono particolarmente felice e orgoglioso che l’Università di Teramo – ha concluso il Prof. Mastrocola – abbia potuto ospitare sia la Conferenza dei Rettori Africani che il Forum».
Un Forum che anche quest’anno si è rivelato una scommessa vinta, con oltre 250 relatori e 600 partecipanti iscritti alle 14 sessioni di lavoro parallele sulle più disparate branche del sapere, ma tutte accomunate dal filo conduttore della prevenzione.
L’appuntamento per l’anno prossimo è già fissato. Il terzo Forum verterà sulla parola investire, secondo verbo del trittico “Prevenire, Investire, Costruire”, tre concetti presenti nel capitolo 25 del Vangelo di Matteo che, dall’inizio del suo cammino pastorale nella Diocesi di Teramo-Atri, il Vescovo Lorenzo Leuzzi ha posto al centro dell’agenda culturale per il territorio. Appuntamento al 2020.