PRESENTAZIONE DEL NUOVO LIBRO DI CARLA TARQUINI SULLA CHIESA DI SANT’ANTONIO DI TERAMO

Chiesa di Sant’Antonio di Teramo
Mercoledì 15 giugno – Ore 18,30

Interverranno: Mons. Michele Seccia vescovo della Diocesi Teramo-Atri, la dott. Paola Di Felice direttore del Polo Museale del Comune di Teramo, il dott. Riccardo di Cesare docente di Archeologia Classica presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Foggia.

Presenta il volume la dott. Alessandra Gasparroni antropologa

 

Il giorno 15 giugno 2016 alle ore 18,30, presso la chiesa di Sant’Antonio di Teramo, sarà presentato il volume di Carla Tarquini La chiesa di Sant’Antonio già S. Francesco attraverso ottocento anni di storia (1227-2016) – Presentazione di mons. Michele Seccia Vescovo di Teramo – Foto di Vincenzo Ammazzalorso – Ricerca su stampa periodica di Renata Ronchi,  144 pagine per 130 immagini, Edizioni Giservice, Teramo 2016.

Interverranno: mons. Michele Seccia vescovo della Diocesi Teramo-Atri, la dott. Paola Di Felice direttore del Polo Museale del Comune di Teramo, il dott. Riccardo di Cesare docente di Archeologia Classica presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Foggia.

Presenta il volume la dott. Alessandra Gasparroni antropologa.

Coordina i lavori il dott. Gino Mecca dell’Ufficio Stampa della Diocesi Teramo-Atri.

Scheda sul volume

Copertina chiesa Sant'Antonio x araldo.qxp_Layout 1Il libro, che fa parte di una serie di saggi dedicati dall’autrice alle chiese teramane, ripercorre le vicende storico-artistiche della chiesa di S. Francesco. Una chiesa che, essendo annessa ad un complesso  conventuale tra i più antichi e importanti della città, al momento della soppressione dell’Ordine dei Minori (1809), fu affidata alla Confraternita di Sant’Antonio e per questo cambiò titolarità e divenne di Sant’Antonio.

Una particolare attenzione è riservata da Carla Tarquini al rifacimento barocco della chiesa di S. Francesco-Sant’Antonio che, iniziato alla fine del Settecento, viene ripreso alla fine dell’Ottocento e portato a termine nei primi decenni del Novecento, quando furono realizzati dal decoratore teramano Vincenzo Sardella e dal pittore marchigiano Sigismondo Nardi gli apparati pittorici di volta, navata e abside.

Ma sono trattati nel saggio anche aspetti minori della chiesa, come quello che riguarda l’orologio della torre campanaria che aveva l’importante compito di battere le ore diurne e soprattutto notturne per i quartieri meridionali della città (quartiere di Porta Madonna, di S. Leonardo, del Carmine). O come quello inerente il Cinema Sant’Antonio nato agli inizi degli anni ’50 dalla trasformazione in sala cinematografica della cappella dedicata al Santo. La cappella ha poi recuperato la sua funzione originaria solo recentemente, tra il 1994 e il 1995.

Il libro è completato da un ricchissimo apparato fotografico e da alcuni autorevoli contributi che illuminano sulle caratteristiche del testo.

L’Autrice

Carla  Tarquini, nata ad Arsita (Teramo), laureata in Lettere e Filosofia presso l’Università Cattolica di Milano, già docente di Italiano e Latino presso il Liceo Scientifico “A. Einstein” di Teramo, è autrice di molti articoli pubblicati sulle testate locali e di una serie di Diari di viaggio, resoconti riccamente illustrati di un ideale Gran Tour personale.

Ha pubblicato un saggio sul sacerdote don Giovanni Saverioni, Don Giovanni Saverioni, il prete di campagna che salvò “l’Araldo”, in Cento anni di Araldo Abruzzese, Edigrafital, Teramo 2004 e la collana di monografie dedicate alle chiese teramane: Un miracolo di ChiesaS. Maria del Carmine, Edizione L’araldo abruzzese, Teramo 2009; La chiesa dell’AnnunziataUn esempio di arte barocca a Teramo, Edizione L’araldo abruzzese, Teramo 2010; La chiesa dei Cappuccini di Teramo tra Storia e Arte, presentazione di Fausto Eugeni, foto di Vincenzo Ammazzalorso, Edizione L’araldo abruzzese, Teramo 2015.  Nel 2013, per il volume miscellaneo Cinquecento anni di storia e di fede, Edizioni Palumbi, Teramo, ha scritto il saggio S. Maria di Cartecchio – Una storia lunga cinquecento anni.