Tra le centinaia di maioliche con l’iscrizione della Preghiera del Signore tradotta in tutte le lingue del mondo, esposte permanentemente nella chiesa del Pater Noster sul Monte degli Ulivi, a Gerusalemme, ve ne sarà presto una con la versione in dialetto teramano.
Il pannello, composto da sessanta mattonelle di ceramica della dimensione complessiva di sessanta centimetri di larghezza per un metro di altezza, è stato interamente realizzato a Castelli.
Prima di essere posato sul luogo dove Gesù insegnò ai suoi discepoli il Padre Nostro, è stato benedetto nel Duomo di Teramo dal Vescovo Lorenzo Leuzzi durante la Santa Messa di mezzogiorno nella giornata di domenica 12 gennaio.
L’iniziativa è nata per volontà della delegazione teramana dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. «Un anno fa abbiamo avuto il piacere e il privilegio di recarci in pellegrinaggio in Terra Santa con Monsignor Lorenzo Leuzzi» ha spiegato il Commendatore Agostino Ballone, membro dell’Ordine. «Visitando la chiesa del Pater e i corridoi del chiostro dove sono iscritte centinaia di traduzioni del Padre Nostro – ha aggiunto Ballone – ci siamo detti: “perché non aggiungere la versione in dialetto teramano?”. La proposta ha incontrato subito il favore del nostro Vescovo. Così di ritorno dal viaggio ci siamo immediatamente messi al lavoro e abbiamo commissionato l’opera. Ora è tutto pronto».
Dopo la benedizione nella Cattedrale aprutina la maiolica è stata trasportata nel Palazzo Vescovile, dove sarà accudita fino al prossimo pellegrinaggio in Terra Santa, quando tra gli idiomi di ogni continente risuonerà anche quello del nostro angolo d’Abruzzo.