Il 10 dicembre 2022, alle ore 09.00, presso il “Centro Studi Sociale di don Silvio Annuntiis”, si terrà il Convegno Missionario Diocesano organizzato dall’Ufficio Pastorale Missionaria.
Sarà un momento importante, un’opportunità per comprendere che la Missione è vivere la propria vita da povero ed abbandonato, da cristiano che non fa leva sulle proprie forze ma in quelle di Dio, affidandosi, confidando e fidandosi di Gesù Cristo.
È questa la chiave per farsi vicino al prossimo e ad un popolo disperato che vive nella convinzione di essere abbandonato da Dio, per testimoniare che, al contrario, Dio stesso, non solo non lo ha abbandonato, ma lo chiama “mio compiacimento” (Is 62,4).
La realtà missionaria, infatti, mette in discussione e demolisce le proprie certezze, donando la capacità di annullare le proprie resistenze per assumere la consapevolezza dei doni che abbiamo ricevuto.
In altre parole, la missione è un percorso di conversione che ci pone dinanzi alla comprensione di chi siamo realmente e di cosa possiamo fare come diapason della divina provvidenza, e così, dal sentirsi inadeguati ci si accorge che Dio ama non solo ciascuno di noi con le proprie sofferenze, i propri difetti, le proprie miserie, ma tutti coloro che incontriamo durante il nostro percorso di vita allo stesso modo.
La missione è fare esperienza di un Dio che ci precede nell’altro e per questo siamo chiamati a farci prossimo, ad affiancare l’altro a non nutrire odio, delusione e pregiudizio poiché nulla è più inutile di questo atteggiamento.
È il farsi dono grande della condivisione con Cristo che cambia e che ha permesso la propria conversione in primis e successivamente quella dell’altro.
Altresì, è l’esperienza che ci permette di conoscere Dio e la sua presenza anche in coloro che sono “cattivi”, peccatori.
Ma prima ancora la Missione è Annuncio della Parola, per la quale ogni cristiano si distingue da qualsiasi attività solidale. Infatti, il missionario è consapevole del fatto che non è lui a cambiare, ma è il Vangelo, l’unico vero messaggio che tocca i cuori. Alla fede si arriva per attrazione e non per proselitismo (come spesso ci ricorda Papa Francesco) ed è una prospettiva molto forte dal punto di vista missionario. La testimonianza dell’amarsi regge il mondo missionario ed ha come fine di vivere come Dio, come Dio che vive nell’amore.
Luca Pistilli ed Antonella Mariani