Si è conclusa con successo la Prima Edizione del Forum Internazionale del Gran Sasso
Buona la prima! Al suo esordio, il Forum Internazionale del Gran Sasso ha raccolto un indiscutibile successo. In termini di partecipazione, di forze in campo coinvolte, di qualità – incredibilmente elevata – di convegni, relatori e idee dibattute.
Tutto possibile grazie alla carica propellente del Vescovo di Teramo-Atri, Mons. Leuzzi, che ha chiamato a raccolta a Teramo, il 25 e il 26 giugno scorsi, i protagonisti italiani e internazionali delle Università e dei Centri di Ricerca. Uniti per accettare e raccogliere la grande sfida del nostro tempo: affrontare quella che non è una semplice epoca del cambiamento (come ve ne sono state tante nel passato) ma un vero e proprio cambiamento d’epoca, come lo ha definito Papa Francesco.
Per riuscire in una simile impresa dall’approccio “olistico”, la Sala Polifunzionale della Provincia e il Campus Universitario hanno ospitato quello che si potrebbe definire un “convegno dei convegni”. Il tratto caratteristico dell’evento è infatti stato quello della multidisciplinarietà e della complementarietà sinergica: un proficuo e inedito incontro tra aree solo apparentemente lontane, come astrofisica, diritto, biologia, economia, teologia e filosofia. Laddove si è superata la fallace, e talora persistente, associazione delle “scienze dure” al futuro e delle scienze umanistiche con il passato. Al Forum Internazionale del Gran Sasso, come recitava il sottotitolo dell’iniziativa, il Passato ha incontrato il Futuro. In una sintesi in cui le frontiere più avanzate della ricerca e della tecnologia non perdono di vista lo scopo, le finalità ultime dell’esistenza. Senza interrogarsi sulle quali, una tecnica intesa come potentia absoluta nichilista provocherebbe – come d’altronde già provoca – solo sofferenze sociali, biopsichiche ed ecologiche.
C’è dunque ancora spazio per la fede, per il Cristianesimo e per il ruolo dei cristiani nella modernità. Anzi, ha affermato Monsignor Leuzzi, «il Cristianesimo non ha ancora dato il meglio di sé». La via, tracciata dal Vescovo, è quella del superamento della «stagione dei diritti ancorata alla dialettica classe-individuo» e la promozione di «una nuova stagione dei doveri per la costruzione della civiltà dell’amore». Per entrare in una nuova prospettiva di «sintesi progettuale organica dinamica tra il popolo e la società».
Ai lavori, preceduti dai beneauguranti messaggi inviati dal Sommo Pontefice, Papa Francesco, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, hanno partecipato, tra gli altri, i Magnifici Rettori Sergio Caputi (Università di Chieti-Pescara), Paola Inverardi (Università dell’Aquila), Eugenio Coccia (Gran Sasso Science Institute), Luciano D’Amico (Università di Teramo), Eugenio Gaudio (Roma, “La Sapienza”), e il Presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, Nicolò D’Amico.
Decine gli esimi studiosi che hanno preso parte alle sessioni parallele raggruppate in due macroaree: una scientifico-tecnologica e una giuridico-istituzionale. Nella prima vi sono stati focus su “Sanità e cultura: per una riorganizzazione della società”, “La nutrizione del terzo millennio tra sostenibilità e sicurezza”, “Tecnologia e impresa”, “Una nuova cultura dell’imprenditorialità”, “L’astrofisica in Europa: crescita tecnologica e culturale”. Nel secondo gruppo i dibattiti hanno affrontato i seguenti temi: “Istituzioni, rappresentanza e democrazia”, “Diritto, economia e mercati nell’Europa di Domani”, “Popoli, inclusione sociale e pluralismo culturale”, “Cultura del Mediterraneo e strategie transfrontaliere”.
Nella sera che ha inframezzato le due giornate di conferenze, si è tenuto, inoltre, il “Concerto per l’Europa” dell’Orchestra Sinfonica del Conservatorio “G. Braga” diretta dal Maestro Simone Genuini. Le musiche, nella splendida cornice del Duomo, sono state precedute dai saluti del Direttore Generale del MIUR, Maria Letizia Melina, e di Beatrice Covassi, Capo della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea.
Visibilmente soddisfatto il Vescovo Lorenzo Leuzzi al termine del Forum. «Ho vissuto con voi qualcosa di sorprendente. Siamo tutti consapevoli che possiamo voltare pagina. Abbiamo la responsabilità di tentare. E le forze in campo sono eccezionali. Possiamo costruire una comunità.».
L’appuntamento, a Dio piacendo, è al prossimo anno.