Una risposta di orgoglio e generosità
E torna anche quest’anno – seppure con ritardo per gli eventi che tutti ben conosciamo – la “Giornata di sostegno e promozione per L’Araldo Abruzzese” che, nel tempo e nella storia di oltre un secolo, ha raccontato le vicende delle nostre Comunità civili e religiose, avendo presente una lettura della realtà con gli occhi della fede e della ragione.
Di tutto questo dobbiamo essere orgogliosi e, nello stesso tempo, responsabili affinché questo prezioso strumento di comunicazione, attraverso il quale la Chiesa locale comunica e si racconta, possa continuare nel tempo la sua missione.
I tempi difficili che stiamo vivendo insieme alla crisi perdurante dell’economia e delle istituzioni, non hanno risparmiato gli strumenti della comunicazione ed in modo particolare la carta stampata, con esiti di riduzione, interruzione e, non di rado, di chiusura di alcune testate.
Ed anche L’Araldo non è dispensato da queste criticità, visto che non può reggersi esclusivamente con i proventi degli abbonamenti che, tra l’altro, tendono a diminuire, e neppure con la pubblicità che risulta sempre più di difficile acquisizione.
Per dare continuità alle pubblicazioni, pertanto, è necessario mettere in campo tutte le iniziative possibili, al fine di addurre a L’Araldo le risorse umane ed economiche per garantire un sostegno concreto alla vita del giornale.
Ecco, allora, che la giornata de L’Araldo e per L’Araldo vuole essere un appello alla comunità diocesana affinché diventi consapevole del problema ed offra risposte concrete di solidarietà e sostegno.
Chiedo, quindi, che in tutte le chiese della diocesi, domenica 19 Febbraio 2017, nel corso delle celebrazioni sia letto questo appello accorato: è un invito a devolvere offerte generose da destinare al giornale.
Alla richiesta faccia seguito la disponibilità di un incaricato che, al termine delle celebrazioni, possa raccogliere sottoscrizioni ed eventuali rinnovi.
La giornata de L’Araldo è un’occasione per esprimere gratitudine a tutti gli abbonati e ai lettori del Settimanale e, in modo speciale, agli operatori che ne curano la redazione e l’amministrazione con zelo e dedizione.
Carissimi, mi auguro che quest’anno, la Diocesi mostri più del passato l’apprezzamento per L’Araldo e, per questo, mi rivolgo in particolare ai Parroci: se ci credono loro, ci crederanno anche i fedeli. Resto convinto che la generosità e l’interesse saranno i protagonisti per un tempo nuovo del nostro Settimanale.
✠ Michele Seccia
Vescovo di Teramo-Atri