La Diocesi di Teramo-Atri intende informare l’intera cittadinanza che nei giorni scorsi hanno preso il via i lavori di restauro e restyling del Seminario Aprutino di Teramo e che nelle prossime settimane inizieranno interventi di medesima natura sul Palazzo Vescovile.
Su entrambi gli storici edifici sono previsti il restauro delle facciate, degli stucchi, dei materiali lapidei, degli intonaci, degli imbotti delle finestre e delle coperture. Saranno inoltre eseguite alcune riparazioni di piccole lesioni presenti nelle strutture.
La durata prevista dei lavori è di sei mesi. Gli interventi sono stati resi possibili grazie ai fondi della Conferenza Episcopale Italiana,a cui si sono aggiunti alcuni fondi privati e gli incentivi del “bonus facciate” previsti all’interno del recente Decreto Rilancio.
I lavori sul Seminario Aprutino saranno eseguiti dalla ditta “Falone Costruzioni”, mentre quelli sul Vescovado saranno effettuati dalla “Cantagalli Appalti”. Entrambe, non casualmente, aziende espressione del territorio,scelte per ridare lustro – sotto il coordinamento dell’UfficioTecnico Diocesano e con l’affiancamento della locale Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici– all’intera area centrale della città su cui insistono i palazzi oggetto di restauro. Si tratta dunque di un ampio progetto di riqualificazionee tutela del patrimonio culturale teramano fortemente voluto dal vescovo Lorenzo Leuzzi, a futuro beneficio anche delle numerose attività economiche che operano nella zona.
Cenni storici. Il Seminario Aprutino, detto anche Seminario Pio Aprutino, abbraccia sei secoli di storia. Istituito da monsignor Giulio Riccia seguito del Concilio di Trento, la sua erezione vera e propria si deve al vescovo Giuseppe Armenj, checon un decreto del 15 ottobre 1674 dichiarò eretto in forma canonica e giuridica il Seminario, dandogli un proprio statuto e una speciale dotazione. Attraversando le epoche il Seminario è giunto sino ai nostri tempi, e dopo essere stato concesso in affitto al Liceo Artistico Statale dal 1970 al 1991,attualmente ospita diverse istituzioni diocesane, quali la Casa Sacerdotale, la Caritas, l’Istituto Diocesano di Sostentamento Clero,la sede diocesana dell’Azione Cattolica e numerosi uffici pastorali diocesani.
L’Episcopio è anch’esso stato al centro della storia di Teramo. Dopo la distruzione della città nel XII secolo ad opera del conte di Loretello il vescovo Guido II anziché ricostruire la vecchia Cattedrale (oggi chiesa di S.Anna) volle edificare una nuova Cattedrale e nei pressi di essa anche l’abitazione del vescovo. Inizialmente la residenza aveva forma di castello, forma che perdurò sino ai primi anni del Settecento, quando i vescovi demolirono a metà le torri dando alla costruzione l’aspetto di palazzo. Nel 1738 vennecostruito l’arco che univa la Cattedrale all’Episcopio, poi demolito negli anni Sessanta. Nel 2000 l’ultima sua profonda e importante opera di rinnovamento, sotto la guida dell’allora vescovo Antonio Nuzzi.