Cari giovani,
la mia prima lettera dell’anno pastorale vi giunge all’inizio dell’anno scolastico ed accademico. Spero che coloro che hanno concluso il percorso formativo abbiano iniziato l’inserimento nel mondo delle attività professionali.
A tutti un augurio di camminare insieme con fiducia per costruire un futuro pieno di gioia e di successi.
A proposito di successi desidero confidarvi la mia sorpresa e il mio stupore nel vedere tanti vostri amici attenti ad ascoltare proposte impegnative e non molto gettonate.
In particolare sul tema del successo!
Avere successo sì, ma a quali condizioni?
Nell’opinione diffusa il successo è cercare il consenso a tutti i costi.
Non importa chi sono, l’importante è che gli altri riconoscano che sono bravo!
Questo successo, tuttavia, è destinato a finire!
È il successo di chi, casualmente, si trova al centro del dibattito, ma non trova il tempo per riflettere su questa possibilità.
Capire e vivere le opportunità da protagonista è la vera sfida di ciascuno di noi.
Ma per essere protagonista, tu devi essere qualcuno!
Nel successo devi essere te stesso e non un attore del dibattito, sia pure ricercato.
La società cerca attori protagonisti e non comparse!
Per essere attori protagonisti bisogna capire chi sono, dove vado e, soprattutto, perché vivo.
Ricordando il volto sorridente e sornione di alcuni vostri amici, ho capito che questa sfida non è lontana dal vostro cuore e dalla vostra mente.
A tutti voi desidero rivolgere un invito: tirate fuori il meglio che c’è dentro di voi!
Quante volte ho ripetuto parlando di voi agli amici più grandi: “i nostri giovani sono più intelligenti di quanto noi pensiamo!”.
Di fronte a questa affermazione molti adulti sono in difficoltà, perché sono invitati a rivedere le proprie scelte di vita per rispondere alle vostre domande.
Non abbiate paura!
Ci sono tanti amici che sono disponibili a confrontarsi e a dialogare con voi.
Non siete soli!
La Chiesa vi è sempre vicina e, insieme, troverete occasioni per vivere momenti di condivisione.
A tutti vorrei ricordare la domanda di Andrea e Simone a Gesù: “«Maestro dove dimori?». Gesù rispose: «venite e vedrete!»” (Gv 1,38-39).
Anche tu non aver paura di chiedere: “dove dimora il Maestro?”.
Lo troverai nella vita della Tua Parrocchia, semplice e umile. In quella comunità dimora il Signore!
È la via del successo, dell’attore protagonista e non dell’attore comparsa, che vive del successo, ma non costruisce nulla per sé e per gli altri.
“La Chiesa esiste perché voi giovani abbiate successo!”.
Cari giovani,
vi auguro di essere attori protagonisti di una nuova Europa – dagli Urali all’Oceano Atlantico – riscoprendo la grandezza e la dignità di ogni persona.
Vi attendo con gioia nelle tappe del nostro cammino comunitario.
Vostro
+ Lorenzo, vescovo
Prossimi appuntamenti:
SABATO 5 NOVEMBRE
PELLEGRINAGGIO DEI MATURANDI E DEGLI UNIVERSITARI AD ASSISI