24 GIUGNO – LA FESTA DEI FIORI ALLA PICCOLA OPERA CHARITAS
Il 24 giugno ricorre la solennità di san Giovanni Battista e per la Piccola Opera Charitas di Giulianova è un giorno speciale perché viviamo la Festa dei fiori, che ricorda la bella tradizione di creare dei forti legami grazie ai quali si diventa “compari” o “comari” a fiori, offendo un mazzolino di fiori di campo, “lu ramajette” e recitando il detto: “ Cumbàre mio cumbàre ‘n ‘ce dicème mai male che, se male ce dicème, a le ‘mberne ce ne jieme”. Cinque giorni dopo, il 29 giugno, memoria dei santi apostoli Pietro e Paolo, la persona che era stata scelta come compare o comare, sceglieva, a sua volta, se ricambiare con un piccolo dono tipo una maglietta ricamata o un cappellino. Il compare o la comare, che alcuni chiamavano affettuosamente “lu sangiuvanne”, era considerato un vero e proprio protettore pronto ad intervenire soprattutto nei momenti di necessità.
Alla POC questo evento è vissuto come la grande festa degli amici, infatti vi partecipano ragazzi, familiari, operatori, benefattori, volontari. Eravamo più di 700, accolti dall’allegria dei ragazzi assistiti, felicissimi di essere loro ad ospitare nella rinnovata e bella struttura di Giulianova, che tanto amano. I preparativi nei giorni scorsi sono stati gioviali, ed ogni segno che annunciava l’avvicinarsi della festa ha lasciato buon umore e felicità. Così pian piano i giardini si sono riempiti di gazebo, panche, tavoli, per poi arrivare alla mattina di venerdì 24 in cui vi è stato l’addobbo floreale con colori e forme di ogni genere. I fiori sono stati realizzati dai ragazzi stessi, ed hanno il grande significato della bellezza della vita, dell’energia positiva che connota la nostra esistenza, che è legata alla grazia di Dio.
Quest’anno poi abbiamo vissuto la giornata con un importante motivo in più, infatti ricorrono i sette anni dalla morte di padre Serafino Colangeli, avvenuta il 23 maggio 2009, e durante la Santa Messa presieduta dal nostro Vescovo S.E.Mons. Michele Seccia ne abbiamo fatto memoria.
Il vescovo durante l’omelia ha sottolineato che la festa dei fiori per noi deve essere la festa della speranza, della certezza che Dio porta sempre a compimento le sue opere. Noi dobbiamo crederci e sentirci partecipi di una comunità dove siamo a servizio gli uni degli altri. Il nostro impegno è vivere nella compattezza, nella comunione, assumendoci ciascuno delle responsabilità. In questo modo l’opera iniziata da padre Serafino Colangeli andrà avanti, perche il desiderio di accompagnare i ragazzi e di promuovere il bello nella società è un desiderio divino.
È stato importante condividere questo aspetto intimo con tanti amici e con l’intero territorio di Giulianova, rappresentato dal vice sindaco Nausicaa Cameli.
Il pranzo è stato buono e vissuto con gran giovialità. Abbiamo mangiato pasta alla pecorara e panini con la porchetta. Bellissima è stata l’animazione con l’intervento dei nostri amici: Roppoppò, Marco Pediconi e Angelica Volpi.
Il presidente Domenico Rega ha ricordato che questa è una festa di famiglia, che ha l’importanza di farci capire sempre più che è necessario essere uniti.
Alla festa hanno partecipato anche i volontari dell’associazione “Gli scriccioli di Serafino”, che proprio il 24 giugno dello scorso anno è stata fondata. I Volontari sono presenze preziose per i ragazzi e per il servizio alla Mensa “San Francesco”.
La Festa dei fiori segna un altro gran bell’evento della POC, dopo il Meeting internazionale “Art that cares” vissuto lo scorso maggio. Queste sono iniziative che si pongono in continuità con le ispirazioni dei nostri fondatori: padre Serafino e la sig.na Antonietta Gilardi, che si sono spesi per creare una realtà aperta, ove i ragazzi fossero pienamente integrati nel territorio, con particolare attenzione alla bellezza, alla cultura, alla carità, tutte espressioni di amore che accompagnano le persone, tutte le persone, verso un’esistenza degna di essere vissuta in pienezza.
Giancarlo Dell’Orletta
