Si è tenuto sabato 30 giugno, presso il Santuario di San Gabriele, il Convegno Diocesano, momento di confronto tra le diverse realtà ecclesiali, laiche e religiose della Diocesi di Teramo-Atri chiamate da Mons. Lorenzo Leuzzi a dare il proprio contributo per gettare le basi del Piano Pastorale Diocesano per il nuovo anno liturgico.
I lavori, che hanno visto la partecipazione attiva di numerosi delegati, sono stati aperti dall’intervento di Mons. Giancarlo Maria Bregantini, Arcivescovo metropolita di Campobasso-Bojano, e da un’introduzione del Vescovo di Teramo-Atri, Mons. Lorenzo Leuzzi, che ha delineato le coordinate dentro le quali sarà collocato il cammino pastorale. Prima tra queste l’Esortazione apostolica di Papa Francesco “Gaudete et Exsultate”, nella quale si indicano lo gnosticismo e il pelagianesimo come i due sottili nemici della santità. “È un’indicazione importante, perché in essa il Papa ci ricorda che non si può ridurre il Cristianesimo a un messaggio religioso o sociale. L’oggi di Dio e l’oggi dell’uomo possono incontrarsi nella storia solo perché il Cristianesimo è una realtà e la Chiesa non è un gruppo religioso o sociale: è la presenza del Risorto nella storia.”, ha spiegato il nostro Vescovo Lorenzo.
Altro riferimento fondamentale sarà il Sinodo dei Vescovi incentrato sulla questione giovanile e che avrà per titolo “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”.
Infine la canonizzazione di Paolo VI, che avverrà il 14 ottobre 2018, sarà occasione per la rilettura di tre documenti conciliari: la Costituzione Dogmatica sulla Divina rivelazione “Dei Verbum”, la Costituzione Dogmatica sulla Chiesa “Lumen Gentium” e la Costituzione Pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo “Gaudium et Spes”.
Al termine delle introduzioni, l’assemblea si è divisa in quattro macrogruppi di lavoro: “La celebrazione eucaristica domenicale”, “L’oggi dell’uomo e la vocazione e missione dei laici”; “La pluralità dei carismi per costruire la Chiesa e la società”; “La sinfonia della carità: samaritana, intellettuale e politica”.
Dal confronto interno a ciascuna area sono emersi interessanti spunti di riflessione, criticità da affrontare e proposte per migliorarsi.
Il primo gruppo, per voce del suo coordinatore Don Adamo Varanesi dell’Ufficio Liturgico Diocesano, ha evidenziato la scarsa partecipazione di giovani e bambini alle celebrazioni domenicali. Ha messo in guardia dal rischio di eccessiva personalizzazione delle liturgie e ha quindi invitato ciascuna parrocchia a creare dei gruppi liturgici che possano preparare in maniera consapevole le celebrazioni. Allo stesso modo il gruppo ha denunciato una certa superficialità nel vivere la comunione tra la Liturgia della Parola e la celebrazione dell’Eucarestia. Si è manifestata inoltre la necessità di una maggiore formazione per un’adeguata comprensione delle realtà sacramentali e si è riscontrata una difficoltà, per il cristiano, nel vivere l’Eucarestia. Non solo nella vita parrocchiale, ma anche negli altri ambienti di vita, la famiglia , il lavoro, la scuola.
A sintetizzare i lavori del secondo gruppo, “L’oggi dell’uomo e la vocazione e missione dei laici”, è stato Leonardo Di Battista dell’Ufficio Pastorale per i Laici, secondo cui mancano attualmente, per i laici, momenti di incontro foraniali o parrocchiali per raccontarsi il proprio percorso di fede. Ha auspicato la nascita di attività formative per i laici su un’ampia gamma di tematiche: aiuto alle coppie, genitorialità, educazione socio-polica. È stata percepita, poi, l’urgenza di favorire la collaborazione tra clero e laici e un maggiore raccordo tra i dieci rappresentanti laici del Consiglio Pastorale e l’Ufficio Pastorale per i Laici.
Giuseppina Pelatti del Consiglio delle Aggregazioni Laicali, animatrice del gruppo sulla “Pluralità dei carismi per costruire la Chiesa e la società”, ha messo invece in evidenza come alla base dell’essere comunità con i doni e i carismi ci sia la scelta di vivere la propria vocazione, e non la volontà di affermarsi in prima persona. Forti, sono state sentite in questo gruppo di lavoro, alcune esigenze: lavorare per favorire la corresponsabilità tra laici e clero; maggiore attenzione alle piccole realtà; migliorare il funzionamento dei consigli pastorali parrocchiali e delle foranie; ridurre la distanza tra il linguaggio della Chiesa e quello dei giovani. Senza dimenticare la necessità di una formazione sulla dottrina sociale della Chiesa.
Nel quarto gruppo, “La sinfonia della carità: samaritana, intellettuale e politica” animato da Don Igor Di Diomede, direttore della Caritas Diocesana, e da Maurizio Bonatti, Vice Presidente del Consiglio Pastorale Diocesano, si è discusso sul fondamentale compito di saper leggere in maniera profonda e organica i bisogni e le energie delle persone che si aiutano, superando l’approccio assistenziale con uno volto alla promozione umana. A tal fine si rende sempre più opportuna una specifica formazione alla carità e la riapertura di relazioni con il mondo delle istituzioni, così da essere comunità che fa carità nel mondo concreto. È stata inoltre ricordata la nascita della Consulta della Carità come strumento fondamentale nella costituzione di una rete tra le varie realtà attive e la prossima attivazione di una Consulta della salute.
A conclusione degli interventi, il Vescovo Lorenzo Leuzzi ha delineato alcune prospettive di impegno, ricordando la centralità della celebrazione eucaristica domenicale come momento più alto, in cui il Risorto incontra la sua Chiesa. L’oggi del Dio e dell’uomo si incontrano infatti nell’Eucarestia: “senza la domenica non possiamo vivere”, ricorda Papa Francesco nelle sue catechesi.
Mons. Leuzzi non ha mancato, poi, di rispondere alla significativa domanda di formazione da parte dei delegati, lanciando il progetto della costituzione di una Centro teologico per laici.
Infine sono stati ricordati i prossimi eventi diocesani: dal 6 all’8 luglio il campo vocazionale per i giovani; dal 5 al 10 agosto e, per chi preferisce il viaggio aereo, dal 6 al 9 agosto, il pellegrinaggio a Lourdes con L’UNITALSI; dal 10 al 12 agosto l’incontro dei giovani con Papa Francesco; il 7 settembre la consegna della lettera pastorale agli operatori e, dal 28 dicembre al 4 gennaio, il capodanno a Betlemme.