Cari giovani,
questa lettera vi giunge a pochi giorni dal nostro incontro internazionale di preghiera che si svolgerà nel Santuario di S. Gabriele dell’Addolorata nel pomeriggio di Sabato 12 maggio insieme ai giovani di alcuni paesi collegati con noi in preparazione al Sinodo dei Vescovi.
Ci ritroveremo insieme quaranta giorni dopo l’annuncio della Resurrezione. Sarà solo un ricordo o l’annuncio più importante della mia vita? Insieme a Maria, la Madre di Gesù, saremo invitati a sciogliere le nostre riserve verso di Lui.
L’avventura di Maria è iniziata nel momento in cui Ella ha ascoltato una proposta di Dio per lei sconcertante: Ti amo, senza alcun contraccambio! E Maria ha risposto con una piccola parola, un monosillabo: sì!
Il sì all’amore di Dio.
Forse non ci abbiamo mai pensato.
Ogni giorno cerchiamo risposte ai nostri problemi, dove andare, cosa fare, a chi rivolgermi. Fermati e rispondi al Risorto dicendogli: sì! Perché è il sì che, come quello pronunciato nella casa di Nazaret da una vergine di nome Maria, apre nuovi orizzonti.
È il sì a Colui che cammina davanti a te, che ti precede come aveva detto alle donne al sepolcro il giorno dopo il Sabato, indicando la strada dell’amore.
Il Risorto, dunque, ci precede nell’amore!
Ma noi siamo dubbiosi e incerti, perché ci lasciamo guidare da una logica utilitaristica dell’amore. È una logica forse anche scientificamente costruita ma astratta, incapace di guardare la realtà.
Se non sappiamo dire sì al Risorto, è perché stiamo cercando un amore che ricambia il mio. O meglio, amiamo per qualcosa; ti amo se mi dai qualcosa.
Ma il Risorto ha rinnovato profondamente la logica dell’amore: Ti amo perché ti amo!
Maria ha vissuto questa esperienza! Dio l’aveva scelta non per qualcosa, ma per se stessa.
Anche le nostre mamme nel giorno del loro matrimonio hanno detto sì, come Maria nel giorno dell’annunciazione: Ti amo perché ti amo!
L’amore coniugale è un amore senza condizionamenti, così l’amore di Dio ha scelto Maria senza condizionamenti. Ti amo!
Oggi, cari giovani, tutto deve essere produttivo.
Incontrando alcuni vostri amici liceali, che riflettevano sulla violenza sulle donne, ho ricordato loro che la violenza è frutto di una scelta di vita animata dalla produttività. Tutto è un prodotto, anche la vita.
E se la vita umana è un prodotto – della natura, della scienza o della tecnologia – non c’è più bisogno di dire sì!
Il sì lo dicono gli altri, ma non tu!
Molti vi illuderanno che utilizzando la tecnologia si possa dire sì, che si possano creare relazioni, fino all’esperienza dell’amore. Ma la via dell’amore è dire sì con il volto scoperto, ben visibile, senza nascondersi o apparire. Guardandosi negli occhi!
È il sì che desidera dai giovani papa Francesco.
Il prossimo Sinodo dei Vescovi sarà tutto per voi e con voi per costruire la Chiesa e la società, dicendo il nostro sì alla gratuità dell’amore e superando la logica della produttività, che si nasconde dietro – e talvolta dentro – la logica dell’amore.
“Ti amo perché ti amo”: è il sì che cambia la mia vita e la storia dell’umanità.
Quando la nostra vita è fondata sul sì, sull’esempio di Maria, la Madre di Gesù, il futuro si apre a nuovi orizzonti.
Innanzitutto non sei solo.
C’è il sì della madre di Gesù che ti indicherà la via nuova del Risorto, che è con te e per te non per qualcosa, ma perché ti ama come sei!
E poi si apre lo spazio affinché tu possa essere protagonista.
Solo il sì di Maria ti aiuterà a scoprire il tempo e lo spazio per crescere nella libertà e nella responsabilità.
Pensiamo al comportamento di Maria, la mamma di Gesù, dopo la risurrezione. Si è nascosta. La ritroviamo nel cenacolo in preghiera con gli apostoli.
Non ha voluto offuscare il ruolo degli altri: le altre donne, i due discepoli di Emmaus, gli apostoli. Ella ha atteso perché i suoi diventassero protagonisti nella storia.
È il sì di un amore disinteressato, non produttivo!
Come il sì delle nostre mamme, alle quali vi invito a dire il vostro grazie!
Cari giovani, nell’invitarvi alla Veglia Mariana Internazionale dei Giovani, vorrei augurarvi di prepararvi a saper dire sì, quel sì che ha cambiato la vita di Maria, Madre di Gesù e, sul suo esempio, quella delle nostre mamme.
Insieme scopriremo che davvero il Risorto ci precede e apre il cammino della nostra esistenza.
Vi aspetto a S. Gabriele.
Vostro,
+ Lorenzo, vescovo