Lettera del Vescovo Lorenzo ai giovani della diocesi

Ottobre 2018

Cari giovani,

con grande gioia vi invio la prima lettera del nuovo anno pastorale.

Il corrente mese di ottobre è in modo particolare dedicato a tutti voi per lo svolgimento del Sinodo dei Vescovi, che insieme abbiamo preparato, e per l’inizio del pellegrinaggio della Croce nelle parrocchie della nostra Chiesa diocesana, che si concluderà nel maggio 2020 in occasione del centenario della canonizzazione di San Gabriele dell’Addolorata, patrono dei giovani.

Pensando a voi mi chiedevo se per voi giovani la Croce avesse ancora un senso. Perché fare festa per il suo arrivo?

Vi confesso che noto che va sempre di più diffondendosi l’idea che essa è utile nei momenti di difficoltà, di sofferenza, di solitudine. Sono le stesse idee che erano di moda quando ero studente liceale, negli anni 70.

È vero, quando siamo in difficoltà non è difficile alzare lo sguardo verso la Croce. In fondo essa ci ricorda un uomo che ha sofferto come noi.

Ma noi abbiamo bisogno solo di un uomo che ha sofferto come noi?

E sei io non facessi l’esperienza della sofferenza, la Croce avrebbe senso?

Cari giovani,

la Croce non è il segno della consolazione, ma della scoperta della mia grandezza.

La Croce viene incontro a te, nella tua Parrocchia, per dirti che sei grande!

E sei grande non perché sei giovane, come tanti t’illudono, ma perché sei conosciuto da Colui che è salito sulla Croce.

Essere conosciuti dal Crocifisso non è una semplice condivisione della tua sofferenza, ma il fondamento della tua grandezza.

Sei grande perché sei conosciuto da Lui, dal Crocifisso!

Noi tutti vogliamo essere conosciuti, famosi, illustri. Ma solo la sua conoscenza ci fa grandi!

Non fidarti di quanti ti promettono successo e notorietà. Sarai famoso solo se scoprirai di essere conosciuto dal Crocifisso, perché sulla Croce Gesù ti ha amato in modo incondizionato: ti ama perché ti ama.

Nessun amore è simile a quello che si è manifestato sulla Croce.

A ciascuno di noi la scelta: vuoi essere amato per qualcosa o per quello che sei?

Tutti siamo portati a scegliere la prima proposta, perché noi pensiamo che non possa esistere un amore senza ricevere un contraccambio.

Lo scandalo della Croce è tutto qui: Gesù è il fondamento dell’amore senza utilità. Lui ti ama così come sei! Ma, se Gesù è Dio, perché non mi chiede di firmare la mia accettazione?

Cari amici,

sulla Croce Gesù ha voluto che nessuno di noi potesse condizionaLo nell’amarci. Egli mi ama!

E tu cosa fai di fronte a questo amore? Fuggi o lo aspetti?

La Croce verrà nei tuoi luoghi di vita quotidiana perché desidera incontrarti e ricordarti che Lui, il Crocifisso, ti ama ancora, anche se tu lo avessi dimenticato.

È sulla Croce e ti aspetta!

AspettaLo, non fuggire!

Anche San Gabriele dell’Addolorata è stato tentato di fuggire dall’amore del Crocifisso, ma alla fine si è arreso!

Cari giovani,

vi auguro di arrenderVi di fronte all’amore che ci rivela la Croce!

È la resa che può cambiare la tua vita e e quella del mondo.

Non correre più inutilmente, inseguendo questo o quel messaggio, questa o quell’app! Molte volte dietro questi messaggi e queste app ci sono interessi che tu nemmeno immagini.

Tu vali molto più! Sei grande perché sei amato dal Crocifisso!

È l’amore che ti ricorda e ti accompagna perché tu sia sempre qualcuno e non qualcosa.

Vi attendo e spero di salutarvi personalmente quando la Croce verrà nella Tua Parrocchia.

Buon anno scolastico, buon anno accademico e buona ripresa delle attività lavorative e dei vostri gruppi ecclesiali.

 

Vostro,
+ Lorenzo, vescovo

01-10-2018